Le cimici dei letti hanno causato profondo allarmismo in Francia, in particolare a Parigi, a causa delle numerose infestazioni registrate in hotel, ospedali, scuole e mezzi pubblici; allarmismo che poi si è propagato anche ai paesi europei confinanti.

Ma è un allarmismo giustificato?

Posto che le cimici dei letti non sono certo una novità in Europa e in particolare nelle grandi città (a causa anche dell’elevato numero di turisti e viaggiatori) e che le loro punture non costituiscono di per sé un problema sanitario, le persone che vi vengono a contatto possono sviluppare stress psicologico per paura di essere evitate dalle altre persone.

Inoltre vanno presi in considerazioni i danni in termini economici, causati dalle spese per eliminare questi insetti, che a Parigi avevano raggiunto cifre astronomiche (come denunciato dallo stesso Ministro della Salute Rousseau) e i danni di immagine che le strutture e le città possono subire (Parigi nel 2024 ospiterà le Olimpiadi e questa infestazione di certo non giova all’immagine della città).

La cimice dei letti (Cimex lectularius Latreille, 1802) è un insetto ectoparassita ematofago appartenente alla famiglia Cimicidae. Gli adulti sono lunghi circa 6 mm, sono schiacciati dorso-ventralmente e di colore brunastro. Di giorno si nascondono (fototropismo negativo) in interstizi anche molto sottili, per poi uscire di notte e raggiungere l’ospite attratti dal calore e dall’anidride carbonica emessi nutrendosi di sangue grazie alla proboscide succhiatrice di cui sono muniti. Il ciclo vitale della cimice dei letti prevede l’alternarsi dello stadio di uovo, seguito da 5 stadi ninfali e, infine dallo stadio adulto. Questo ciclo è ampiamente influenzato dalla temperatura, infatti lo sviluppo ottimale di questo insetto si ha a una temperatura di 30°C, con la temperatura minima di sviluppo che raggiunge i 13°C e la massima che raggiunge i 37°C.

 

Le cimici si rifugiano a contatto con superfici o oggetti formando colonie composte da centinaia di individui che vengono mantenute grazie ai feromoni di aggregazione. L’aggregazione delle colonie permette un maggior numero di accoppiamenti, favorendo la variabilità genetica e la crescita della colonia; tuttavia è stato osservato che spesso le femmine appena fecondate non rispondono positivamente al feromone di aggregazione tendendo ad allontanarsi dalla colonia e portando potenzialmente a un’espansione dell’area infestata.

 

Le punture di cimice dei letti causano piccole lesioni rosse e pruriginose di solito localizzate nelle parti scoperte del corpo (braccia e gambe), ma come detto prima non portano a conseguenze gravi per la salute. Oltre alle punture altri segni di infestazione possono essere la presenza di macchie rosse su lenzuola (dovute allo schiacciamento accidentale delle cimici), macchie scure vicino agli anfratti dove si formano le colonie causate dalle feci e presenza delle esuvie rilasciate in seguito ai processi di metamorfosi.

 

Se si sospetta di essere venuti a contatto con le cimici dei letti di ritorno da una vacanza è importante cercare di lavare da subito tutto ciò che avevamo portato con noi cercando di non portarlo a contatto con le lenzuola e il materasso di casa propria. Se invece dovesse essere presente un’infestazione in casa occorre rivolgersi a un professionista del Pest Control che provvederà a trattare l’area interessata con metodologia efficace allo scopo.

 

Dott. Marco Barbieri per Greentech Pest Control.

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